L’intelligenza artificiale ChatGPT ha negli ultimi mesi conquistato il mondo, attraversando quasi indenne aggiornamenti e critiche, sopravvivendo – in Italia – a uno stop dovuto ad alcuni dubbi relativi alla gestione dei dati personali e al rispetto della privacy.
Contemporaneamente, però, la IA ha dovuto affrontare più di un problema tecnico, con down frequenti dei server che hanno letteralmente “chiuso fuori” decine di users interessati a dialogare con il bot.
Per questo motivo, parallelamente al servizio di OpenAI, sono nati e sono stati potenziati diversi sistemi alternativi gratis e a pagamento, che promettono un’esperienza molto simile a quella dell’intelligenza più famosa del momento.
E quando ChatGPT proprio non va…
È possibile usufruire di uno di questi servizi online:
- Microsoft Bing
L’alternativa numero 1 a ChatGPT è alimentata dal modello “Prometheus”, cioè… GPT-4!
Bing è caratterizzato da una chat che richiama queries del web e feedback visivi, oltre a un’accuratezza delle risposte in progressivo miglioramento: può interagire pianificando viaggi, dando consigli e ricette, con risultati più soddisfacenti – pare – del competitor OpenAI. L’unico elemento “contro” è un po’ di lentezza nel dare le risposte. - Pi
Si tratta di un bot completamente differente dagli altri, che segue un design unico nel suo genere: è basato, infatti, su dialoghi durante i quali la IA può rispondere direttamente, usando almeno 4 diverse voci, tutte realistiche.
Pi può affrontare di sua iniziativa un certo argomento, facendo domande e cercando di far sentire lo user a suo agio. Offre ottimi spunti per la salute mentale, anche se le continue domande potrebbero innervosire chi lo usa.
Ulteriore difetto: nonostante sia possibile conversare per un po’ senza lasciare dati, a un certo punto diventa obbligatorio registrarsi al servizio con un numero di telefono per poter continuare le conversazioni.
Pi risponde come farebbe una amica: cliccando sul simbolino del volume in basso a destra è possibile scegliere con quale voce conversare
- Jasper Chat
Jasper è una IA non giovanissima, che – nata per restituire contenuti originali – integra ora anche una chat per il dialogo. Si tratta di un bot in grado di formulare risposte intelligenti pensate appositamente per chi si occupa di marketing, che ha – però – il difetto di essere ancora piuttosto costoso. Per poterlo utilizzare, infatti, è necessario un abbonamento da 59 dollari al mese: i primi 5 giorni di trial, però, sono gratuiti e potrebbe valere la pena fare un tentativo! - Chatsonic
Una delle alternative più recenti a ChatGPT, è stata realizzata sullo scheletro del bot di OpenAI: per questo motivo le sue potenzialità (e le aspettative) sono elevate.
Possiede un accesso a internet (come Bard), ricorda le conversazioni passate e riesce a imparare dalle precedenti interazioni, limitando il rischio di errori: offre – poi – 16 differenti personaggi o “voci”, che vanno dal poeta al contabile, perfette per rispondere nel modo giusto a diversi tipi di domande. Collegata a un microfono, può rispondere a voce come Siri o Alexa, proponendo una feature esclusiva.
Il difetto? Non è gratis, ma – al momento – è disponibile con un abbonamento mensile da poco meno di 13 dollari: non una cifra spropositata, ma forse un po’ troppo per chi vuole interagire per pura curiosità. - Perplexity AI
Si tratta di una intelligenza artificiale che ha potuto giovare delle stesse API di OpenAI per “allenarsi” e che, per questo, pare già molto avanzata. Il sito di riferimento è minimal e molto semplice: la chat assomiglia in tutto e per tutto a quella di ChatGPT, ma introduce un elemento tipico del competitor Google Bard, cioè la capacità di citare le fonti.
I suoi limiti sono ancora piuttosto importanti, perché Perplexity non ha memoria delle domande passate (quindi ogni volta è come ricominciare da capo) e, elemento decisamente più grave, potrebbe involontariamente copiare e incollare contenuti del web.
Un settore in espansione
Le alternative che abbiamo elencato sono solo un piccolo esempio dei tanti servizi disponibili: oltre al già nominato Google Bard, infatti, sono facilmente reperibili tanti bot piuttosto divertenti, fra cui – per esempio – Copilot X, pensato per chi scrive codice e si trova in difficoltà, DialoGPT, la chat allenata da oltre 147 milioni di dialoghi su Reddit, e Character AI, che permette di conversare con personaggi reali e non, come Elon Musk, Socrate o uno dei supereroi Marvel (e pare che il tono delle risposte dipenda da ciò che si sa della personalità selezionata).
Fra pro e contro, alcune di queste IA sembrano sulla scia di ChatGPT e promettono una competizione feroce, che scommettiamo porterà a un’incredibile espansione del settore in pochissimi mesi.
Nel frattempo, però, ChatGPT resta sulla bocca di tutti, esperti del settore e non: deve solo riuscire a risolvere quel problemino coi server…