Google Bard vs ChatGpt: chi vince la battaglia fra AI?

Google Bard vs ChatGpt: chi vince la battaglia fra AI?

Le differenze fra Google Bard e ChatGpt ci aiutano a capire chi è in testa per ora

Quando si parla del panorama delle intelligenze artificiali nel 2023, ChatGpt regna sovrana da ormai molto tempo. Le incredibili capacità della chatbot AI hanno trasformato un semplice sito web in un vero e proprio punto di riferimento per utenti che effettuano ogni giorno milioni di visite.

Google si è nascosto a lungo, rimanendo in agguato del suo concorrente diretto.
Dopo mesi di attesa, però, Bard è finalmente disponibile in UK e USA, per pochi utenti selezionati: ora è possibile confrontare funzionalità e risposte, valutando le principali differenze fra robot IA!

ChatGpt o Bard: chi è meglio?

Per effettuare una valutazione, è necessario determinare in cosa le due chatbot sono differenti.
Partiamo dalle caratteristiche basilari.

ChatGpt è stato creato dalla società OpenAI, che ha sede a San Francisco: si tratta di una intelligenza artificiale basata sui modelli linguistici già sviluppati dall’azienda.

Al suo lancio iniziale, ChatGpt ha ottenuto subito enorme popolarità, grazie alla sua capacità di apprendere e alla sua natura “espansiva”: il suo primo modello GPT-3 era estremamente capace, poteva scrivere linee di codice complesso, redigere storie e saggi, comporre poesie, persino dare consigli di vita. Con il rilascio di GPT-4, il bot ha guadagnato ancora più potenza e ha confermato il suo successo.

ChatGpt conosce il suo potenziale

ChatGpt conosce il suo potenziale

Google Bard, considerato il rivale diretto del prodotto di Open AI, è un servizio di intelligenza artificiale conversazionale sperimentale: si basa sul modello linguistico LaMDA, che ha già qualche anno, e promette di dare risposte di alta qualità, con interazioni impossibili per ChatGpt.

Il bot di Open AI però è aperto a tutti, mentre Bard è ancora molto limitato! 

Le principali differenze

Ora che conosciamo le aziende che hanno creato i due bot, possiamo vedere nel dettaglio in cosa differiscono:

  • Competenza nella programmazione
    Uno dei principali motivi per cui gli utenti utilizzano ChatGpt è la possibilità di fargli scrivere delle linee di codice. Il bot di OpenAI è – infatti – piuttosto competente in materia ed è abile nella scrittura di codice complesso utilizzando vari linguaggi: può scrivere giochi semplici e addirittura creare altre chatbot, effettuando anche il debug.
    Google Bard non può ancora, ufficialmente, codificare.
    Le FAQ ufficiali confermano che il bot di Google non è ancora capace di formulare questo tipo di contenuto, anche se qualche utente ha provato a chiedere a Bard un po’ di HTML e un po’ di Javascript. Il risultato è stato un codice con diversi errori, che il bot non è ancora in grado di correggere.
  • Risposte multiple
    Ogni volta che si chiede a ChatGpt qualcosa, il bot risponde con un singolo output: a meno di chiedere in modo preciso ed esplicito qualcosa di diverso, l’intelligenza artificiale dà una sola risposta predefinita, che poi può andare ad arricchire con dettagli e varianti, sempre che l’utente decisa di approfondire.
    Google Bard, invece, produce diverse versioni della stessa risposta, chiamandole Drafts (o Bozze): sta all’utente decidere quale degli output si adatta meglio alla domanda per accuratezza, decidendo persino di combinarli in modo da ottenere una “risposta definitiva”.
    Questa opzione è una delle principali differenze fra bot ed è molto apprezzata dagli user, che possono usufruire di una risposta più ampia e precisa.
I drafts di Google Bard

I drafts di Google Bard

  • Memoria della conversazione
    Con questo termine si indica la capacità di una chatbot di attingere alle risposte passate per dare risposte future, effettuando un vero e proprio follow-up.
    ChatGpt possiede una buona memoria, può ricordare fino a 3000 parole ed è capace di sostenere una conversazione con più scambi sullo stesso argomento, creando un vero flusso.
    Bard non riesce del tutto a ricordare il contesto e non è in grado di sostenere più quesiti sullo stesso argomento, almeno per ora. Secondo Google, infatti, man mano che il bot continuerà ad apprendere, dovrebbe aumentare anche la sua memoria della conversazione.
  • Accesso a internet
    Uno dei maggiori svantaggi di ChatGpt è la sua impossibilità di accedere a internet: è per questo che persino la sua ultima versione GPT-4 è ignara di tutto ciò che è accaduto nel mondo dopo il 2021 (compresa la sua chiusura in Italia!). Ciò rende il bot incline a commettere errori, soprattutto per tutto ciò che si riverisce a fatti ed eventi vicini nel tempo.
    Bard, invece, ha un accesso a internet in tempo reale (come Bing) e può cercare – citando gli url delle fonti – ed elaborare risposte per tutte le domande, senza un limite di tempo. Questa opzione rende il bot potente e affidabile anche per quanto riguarda informazioni molto aggiornate.
ChatGpt scrive una poesia in francese

ChatGpt scrive una poesia in francese

  • Supporto linguistico
    GPT-4 di ChatGpt supporta al momento 26 lingue diverse, fra cui francese, spagnolo, arabo, mandarino, italiano e molte altre: il bot le parla piuttosto bene ed è in grado di comporre testi complessi in vari stili.
    Bard per ora supporta solo l’inglese americano e Google sta ancora lavorando sull’ampliamento delle sue capacità in questo senso.
  • Imprecisioni
    L’accesso a internet non protegge Bard dal commettere errori: il bot è – infatti – ancora piuttosto incline a sbagliare, fornendo risposte false e inesatte (è anche vero che la chatbot è ufficialmente in sperimentazione e non ha ancora raggiunto la sua forma definitiva).
    Anche ChatGpt corre questo rischio, ma il modello GPT-4 è stato già perfezionato rispetto al precedente, riducendo le imprecisioni del 35%.
Bard si può confondere e può commettere errori

Bard si può confondere: un indovinello lo manda in crisi

  • Riconoscimento delle fonti
    Sia ChatGpt che Bard usufruiscono di un set di dati da cui deducono le risposte: Bard, in particolare, può usare internet per riformulare alcuni output, aggiornandoli man mano.
    Tuttavia, l’IA di Google fa un pessimo lavoro nel dare i crediti e citare le fonti, anche nel caso in cui copi parola per parola da siti web presenti sulla rete. Stessa cosa si può dire di ChatGpt, anche se quest’ultimo non effettua mai una vera e propria duplicazione dei contenuti.

Google Bard vs ChatGpt: vince (per ora) il secondo

Nonostante Google Bard abbia notevoli vantaggi, è chiaro che – almeno per ora – a vincere la sfida fra IA è ChatGpt. Tuttavia, possiamo aspettarci che, con gli aggiornamenti, le cose possano iniziare a cambiare per il colosso della Silicon Valley.

Per ora, non possiamo che attendere, sfruttando le funzionalità che sono già disponibili!

 

 

Fonti
Google Bard vs ChatGpt: who wins the AI battle?

In Beebom, 22 marzo 2023, di U. Sharma, https://beebom.com/google-bard-vs-chatgpt/

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